Una sera di tanti anni fa, quando avevo solo 10 anni, sono rimasto sveglio a guardare la tv da solo fino a tardi perché non riuscivo a dormire. Mi ricordo che faceva molto freddo a Porto Alegre, città dove sono nato, e che a quell’ora passavano “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere)” di Woody Allen. Finito il film, non sono riuscito a dormire tutta la notte. Una scena in particolare mi è rimasta impressa negli occhi mentre fissavo il soffitto: una tetta gigante che ammazza un ragazzo affogandolo nel latte e che poi viene intrappolata con un reggiseno gigante da un ispettore chiamato Victor. Fine.

Così, il giorno dopo, mi sono messo subito a fare dei disegni un po’ pornografici, raccogliendoli in cinque piccoli volumi. Li ho ritrovati molto tempo dopo, tornato a casa per fare visita a mia madre. Erano dentro un cassetto ed erano conservati bene. A quel punto ho deciso di riprendere in mano il progetto esattamente da dove l’avevo interrotto vent’anni prima.

Questi disegni sono il mio omaggio a quel ragazzino di 10 anni e alla sua innocente e spontanea immaginazione.